Già qualche tempo addietro l’amico Maurizio de Vito Piscicelli aveva affrontato l’argomento concludendo che l’apertura dei circoli ai turisti fosse ormai inevitabile, tuttavia la scelta tra puntare su un campo da golf turistico o uno di soci dipende dagli obiettivi che si vogliono raggiungere, dai benefici che si desiderano ottenere e dal contesto in cui il campo viene sviluppato oltre che naturalmente dalla sostenibilità dei bilanci.
In principio, in Italia, il golf ha avuto uno sviluppo quasi integralmente concentrato sulla creazione di una compagine sociale che potesse garantire stabilità economica e finanziaria ricevendo in cambio servizi ed esclusività che ne incentivava la partecipazione e l’interesse ad entrare a far parte del sodalizio golfistico.
Nel tempo però, complice l’invecchiamento della popolazione golfistica e la stagnazione nella generazione di nuovi golfisti, questo modello ha mostrato tutte le sue limitazioni. Negli ultimi anni è emerso un nuovo modello che potesse attrarre un flusso constante di presenze turistiche in modo da riequilibrare l’economia dei circoli sempre più in difficoltà a far quadrare i bilanci. Non sempre però questo tipo di integrazione ha funzionato al meglio, per vari motivi fra i quali:
In un recente articolo sulle diverse forme sociali da adottare nei circoli, avevo scritto della necessità di intervenire per ampliare la base dei ricavi commerciali al fine di evitare la limitazione derivante dalle sole entrate sociali/sportive e poco altro. Purtroppo, ancora oggi, ci sono realtà sportive che vanno in controtendenza preferendo concentrare i propri sforzi sui soci anziché analizzare con attenzione le dinamiche esterne che potrebbero aiutare a comprendere le tendenze macro, utili per pianificare un solido futuro.
Aldilà di questa premessa ho provato a costruire un breve vademecum che, lungi dal voler essere esaustivo ma che vuole stimolare la discussione intorno a questo delicato argomento, esplora pregi e difetti delle modalità organizzative più comuni, utilizzate dai circoli di golf italiani.
Ecco una breve analisi dei pro e contro di entrambi i modelli:
1. Golf turistico
Un campo da golf turistico è pensato per attrarre visitatori temporanei, a volte fedeli e di ritorno, spesso legati al turismo stagionale o internazionale. Questi campi sono spesso parte di resort o destinazioni turistiche più ampie, e possono offrire un’ampia gamma di servizi, come spa, ristoranti, organizzare escursioni ed altre attività ricreative.
Vantaggi del golf turistico:
Svantaggi del golf turistico:
2. Golf di soci
Un golf di soci, o club privato, è invece basato su un modello di adesione. I soci pagano una quota annuale o una tantum per diventare membri del club ed avere accesso ai campi da golf ed ai servizi esclusivi offerti dalla struttura.
Vantaggi del golf di soci:
Svantaggi del golf di soci:
Quale modello?
La scelta tra un golf turistico e uno di soci dipende dal contesto in cui si intende investire e dagli obiettivi, mantenere lo status quo di un campo di soci è diventato ormai molto difficile anche per i circoli blasonati di tutti Italia, meglio sarebbe optare per una soluzione ibrida dove i turisti godono del giusto spazio nei teetime (anche il sabato e domenica) ed i soci possono beneficiare delle strutture con piccole e semplici regole di buon governo che possono garantire il funzionamento ottimale della struttura.
In generale:
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Caro Giovanni,
io tendo a concordare con l'amico (conoscente) Maurizio. A mio avviso le cose "ibride" sono sempre una "non scelta". Poi per carità, si può prevedere una parte di soci che abbiano qualche benefit rispetto al fruitore turistico, ma gestire la convivenza come ben sai è battaglia ardua e probante.
Concordo Matteo, so bene che una gestione "ibrida" è cosa assai complicata e potrebbe figurare come una non scelta oppure fallire miseramente se non compiutamente gestita ma a parer mio c'è di mezzo, da un lato, il patrimonio rappresentato dai soci che non deve essere buttato, dall'altro, l'esigenza di una seria integrazione di ricavi commerciali a favore di bilanci solidi che i turisti ben rappresentano. Per questo sostengo convintamente l'ibridazione del modello.