Il golf italiano si prepara ad affrontare le elezioni del prossimo 3 Febbraio che rappresenteranno l’inizio di una nuova era dopo i 22 anni di presidenza di Franco Chimenti e proprio in questi giorni sono stati diffusi i dati relativi ai tesserati della stagione 2024.
I dati purtroppo confermano che la Ryder Cup di Roma del 2023 non ha portato quell’aumento di giocatori che tutti auspicavano e la situazione è rimasta sostanzialmente invariata rispetto ai numeri degli anni passati. La stagione 2024 si è chiusa infatti con 93.379 tesserati (dai numeri ufficiali escludiamo i professionisti, i soci AITG e i tesserati del golf di San Marino), 755 in più della stagione precedente con un aumento dello 0,82% rispetto al 2023. In pratica siamo tornati più o meno ai numeri del 2022 quando i tesserati alla Federazione Italiana Golf erano stati 93.274.
Fra le 6 Regioni con più di 5.000 tesserati hanno migliorato i propri numeri il Veneto (+4%) e il Piemonte (+3%), è rimasta sostanzialmente invariata la Lombardia mentre hanno perso qualcosa Emilia-Romagna (-1%), Toscana (-2%) e Lazio (-3%)
Ricordiamo sempre che i dati regionali relativi ai tesserati sono leggermente “distorti” dalla presenza nelle singole Regioni di impianti gestiti da società che “domiciliano” in un campo tutte le adesioni ricevute a livello nazionale, il che significa che i tesserati di una Regione non sempre coincidono con l’effettivo numero di praticanti in quella Regione.
E’ il caso ad esempio delle tessere Green Pass che nel 2024 erano “domiciliate” presso il Crema Golf Resort in Lombardia (3.420 tesserati) oppure del caso del Mia Golf Club nelle Marche che mette insieme ben 2.715 tesserati grazie alla sua aggressiva offerta commerciale della quale approfittano ogni anno molti golfisti italiani certamente non residenti in quella Regione.
Esaminando il numero degli impianti per la pratica del golf in Italia, continua la tendenza al ribasso e al termine della stagione 2024 il numero è stato di 353 contro i 358 dello scorso anno con un calo di 5 unità (rispetto allo scorso anno non ci sono più Airone, Badiola, Cento, Como, Corradina, GR8 Indoor, Valcurone mentre ci sono due nuovi impianti, l’Albatros Indoor in Piemonte e il Tierra Samnium in Campania).
A livello regionale la Lombardia e il Veneto hanno perso 2 impianti mentre l’Emilia-Romagna e la Toscana ne hanno perso uno. I Circoli di golf italiani con più di 500 tesserati sono diminuiti di una unità passando dai 48 dello scorso anno ai 47 del 2024. Di questi 47 circoli 32 hanno incrementato il numero di tesserati mentre 15 hanno dovuto ridurre la propria compagine sociale.
Nessun segnale positivo nemmeno dai dati relativi all’età dei praticanti nella nostra nazione. Circa il 66% dei praticanti ha un’età superiore ai 50 anni (seniores + super seniores) mentre i giocatori juniores sono un po’ meno di 10.000, soltanto il 10% del totale nazionale.
L’Italia esce sempre male nel confronto con i numeri europei che mostrano una enorme differenza nel numero totale di praticanti ma soprattutto nel rapporto giocatori / abitanti e nel numero di giocatori per singolo campo. Mentre in Italia il numero di giocatori per campo da golf è di 265 in Europa questo numero è di 889 unità e se nella nostra nazione gioca a golf soltanto lo 0,16% della popolazione nel continente Europeo questa percentuale sale all’1.07%.
Infine, dopo i 22 anni di Presidenza di Franco Chimenti riportiamo alcuni dati statistici sull’incremento dei giocatori sotto la “reggenza” degli 8 Presidenti succedutisi nella storia della Federazione Italiana Golf. Nei 22 anni di Presidenza Chimenti i tesserati alla Federazione sono aumentati di 31.000 unità passando dai 64.000 di inizio mandato ai 93.000 di fine 2024 con una crescita del 45,31% in 22 anni pari a circa il 2% annuo.